La cucina turca
Rispecchia lo sviluppo dell’arte culinaria turca che risente della storia del Paese. Le sue origini sono della cucina ottomana: non solo una fusione ma un perfezionamento di altre culture culinarie (Asia Centrale, Medio Oriente, Mediterraneo, Caucaso e Balcani. Gli ottomani hanno combinato con maestria le diverse tradizioni. La cucina turca non è omogenea, con grande varietà di specialità, caratterizzate da influenze regionali: spesso le pietanze includono il nome della regione.
I principali dolci turchi
Nei dolci turchi troviamo la stessa diversità regionale. Sono caratterizzati da frutta fresca e secca, zucchero caramellato, cannella per dare gusto dolce e speziato. Abbondano vai budini.
Famosissimo il baklava: strati di pasta sfoglia sottile bagnata con sciroppo dolce e farcita con pistacchi o noci. Servito come spuntino o a fine pasto.
Il Künefe ha origine palestinesi: spaghetti di pasta sottile con formaggio fuso. Ottimo accompagnato con gelato di vaniglia.L’Asure o budino di Noè, preparato durante il Muharrem, quando atterrò l’arca. Composto da un mix di noci, frutta fresca e secca e cereali con zucchero e molte varianti. Ricorda l’ultimo pasto sull’arca quando riunì tutti gli avanzi in una grande pentola. Nel Muharrem si condivide con vicini e parenti.
Il Kazandibi significa fondo della pentola. Il budino, ricoperto con zucchero caramellato è delizioso servito con gelato.
Lo Zerde, gustato ai matrimoni, è un budino giallo con acqua, riso, amido di mais, zafferano e curcuma che dà il colore. Farcito con frutti locali.
Il Tavuk Göğsü è una sorpresa: un budino gelatinoso con pollo a pezzetti, aromatizzato con cannella. Dessert favorito dai sultani ottomani.
Il Sutlac è un budino di riso con acqua, latte, riso, zucchero e farina di riso, ricoperto di cannella. È uno dei più popolari.
Il Cezerye preparato con carote caramellate, cannella e frutta secca, ricoperto con cocco grattugiato.
La Dondurma è un gelato ma con gusto e consistenza diversa dall’occidentale.
Il Cevizli Sucuk somiglia a una salsiccia: è un insieme di noci, mandorle e nocciole immersi in melassa d’uva, gelso o pera.
Il Pişmaniye, del XV secolo, significa filo interdentale. Simile allo zucchero filato guarnito con pistacchi o cacao.
Il Güllaç è consumato nel Ramadan: strati sottili di pasta imbevuti in acqua di rose e latte e serviti con semi di melograno e noci.
Tre pasticcerie a Istanbul
Hafiz Mustafa
Un’icona della pasticceria turca: da oltre cento anni prepara torte, delizie di ogni genere e vari tipi di baklava da mozzafiato, ottima al pistacchio. Ha un bel locale dove gustare dolci e bere tè osservando la città. Vende un mix creativo con zucca, fichi, pomodori e arance; particolarmente gustosi i marroni.
Keyf-i Mekan.
Vicino al Grand Bazaar, il locale è in un edificio di oltre 1.000 anni: le sue pareti hanno ancora i mattoni del tempo. Si gustano ottimi dolci fatti in casa. Il servizio è ottimo e l’accoglienza calorosa. Conviene assaggiare il purè di patate riempito con dolci e le famose frittelle!
Ciya
Situato oltre il Bosforo, nella zona asiatica della città: prepara una grande varietà di frutta candita con panna o tahin e condimenti di noce. Sono ottimi i dolci a base di zucca. Offre ottimi gelati fatti in casa con sapori esotici sempre diversi di giorno in giorno. Forse non è il ristorante più alla moda, ma offre un’esperienza di gusto davvero memorabile.
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Simona says
Mi hai fatto incantare, io non ho assaggiato tutte queste delizie, ma c’è una pasticceria medio orientale a Porta Palazzo che cucina dei dolcetti splendidi. Su tutti io mi sono innamorata del baclava e rileggerlo qui mi ha fatto venire voglia di mangiarlo, magari con un buonissimo tè alla menta! Adesso che c’è Ramadan mi dicono che in questo posto ci sono delle vere meraviglie perché, mi hanno raccontato, il corano impone di interrompere il digiuno alla sera con tre datteri e qualcosa di dolce, quindi si lanciano a cucinare delle vere delizie. Un abbraccio
elenuccia says
Davvero interessante. Non conoscevo nulla di pasticceria araba ma certo non sembra affatto male 😀
Cranberry says
Nemmeno io ho assaggiato tutto! La bklava si…e quella è davvero da rifare, ho anche tanti libri con la ricetta…ma non mi decido mai! 😛
Cranberry says
😀 è molto dolce e speziata ma è sicuramente da provare 🙂
Eleonora says
Meraviglioso post Cran! 😀
Io ho assaggiato il baklava in egitto lo scorso anno, anche se non avevo la minima idea di cosa fosse… la sensazione di croccantezza è spettacolare, ma davvero, davvero, troppo dolce!
Uno dei dolci preferiti che ho mangiato li era una sorta di cubotto alla farina di cocco con uvetta, un po “sticky”, ma superlativo!
Va da se che ci saranno enormi differenze tra la pasticceria turca e quella egiziana, ma stando vicini, è normale che si influenzino..
Ines says
Mi ispira tantissimo la baklava!:)
Cranberry says
da provare infatti!!!! la farò di certo!
Cranberry says
io ho mangiato solo la baklava…il resto tutto da scoprire..ma mi ispirano tantissimo!!!
Raffy says
wow… interessantissimooooooooo!! posso assaggiare???
Cranberry says
certissimo raffy!