E’ autunno: il periodo giusto per starsene a casa sul divano con la pioggerellina alle finestre raggomitolati in una copertina mentre ci si vede una serie tv con una calda tazza di the in mano…oddio vi sto descrivendo la mia giornata !:P
Dicevo…è autunno, e in questo periodo si leggono nei tanti blog di cucina di ricette fatte con i prodotti di stagione: melograni, arance, zucche, funghi e castagne..ecco qui, proprio di castagne volevo parlarvi.
Nella zona dove sono nata ( Ciociaria) ce ne sono tantissime nei boschi vicino casa; quando si va per funghi, si raccolgono anche le castagne.
Non ricordo di ricette particolari che si facevano con le castagne, ma ricordo un profumo.
Dovete sapere che quando ero piccolina, mia madre era solita lasciare me e i miei fratelli a casa della nonna quando lei andava a lavoro.
La casa della mia nonna era come quella che si descrive nei libri delle favole di cappuccetto rosso, o di Hansel e Gretel ( dipende dalla favola!)
Una casa piccolina, in mezzo al verde, con il fienile, il pollaio, la vecchia stalla, la cantina,il pozzo, le piante di frutta tutto intorno, il cane e i gatti che gironzolavano per la grande aia e la casetta con il forno per fare il pane!
Mi ricordo della cucina piena di cose… di cose che per noi bambini erano davvero “strane” e stranamente paurose! Pensate a tre pestiferi bambini e alla loro galoppante fantasia….
Le grosse chiavi di ferro appese alle pareti diventavano per noi le chiavi della porta segreta dove tenevano rinchiuso qualcuno…
oppure c’erano dei piccoli mobili sempre chiusi a chiave che per noi erano gli scrigni dove c’era un grande tesoro…
la grande arca che conservava il pane fatto in casa si trasformava in un sarcofago di antiche mummie…
la piccola scala pericolante che portava ad una buia soffitta era il nostro rifiugo segreto…
e il vecchio pozzo….quello si…che faceva paura!
Il bello di essere bambini è che ci si può creare un mondo pauroso, terrificante anche dove tutto questo non esiste, solo perchè si sta giocando con la fantasia.
A riportarci alla realtà era la nonna che ci chiamava quando erano pronte le castagne…non so definire che cosa fosse, forse una specie di zuppa…forse una sorta di sciroppo….ma quella “cosa” era deliziosa!!!
Vicino alla brace calda del fuoco nonna metteva La Pignata ( una sorta di cuoci legumi con due manici di terracotta) e da quella strana brocca usciva la nostra merenda.
Non so cosa ci fosse di preciso, ma ricordo il sapore delle castagne morbidissime che mangiavamo con il cucchiaio, con quella strana salsetta scura dolce e speziatissima.I profumi erano quelli dell’autunno,i colori quelli del bosco, il sapore……quello di un bel ricordo!
No ho più mangiato le castagne fatte in quel modo perchè ora non si usa più la pignata accanto al fuoco…oggi non si usa più nemmeno molto il fuoco…
Ma il ricordo di quel sapore dolce e caldo sicuro non lo dimenticherò più.
Mentre preparavo questa ricetta, mentre impastavo la farina di castagne con l’acqua, l’odore per un breve, brevissimo lasso di tempo mi ha fatto ricordare quella sensazione di casa, quel ricordo di bambina…
Non ho potuto realizzare le dolci castagne della nonna, ma ho provato a fare un castagnaccio
Vi avviso che non ho mai fatto il castagnaccio e non l’ho nemmeno mai mangiato…
Ho visto una confezione di farina di castagne in un bancone del supermercato,mi è venuta la
folgorazione da acquisto “inutile e sensa senso”e l’ho comperata. Dietro la confezione c’era la ricetta per fare il casagnaccio.
Non ho fatto altro che copiarla, aggiungendo le mandorle alla ricetta originale.
Vi scrivo la ricetta come l’ho trovata e poi quello che ho fatto io
Non avendo mai assaggiato un castagnaccio…spero che mi sia venuto buono!
Forse…ho esagerato con le mandorle e i pinoli!… che dite??:D
Ingredienti ( ricetta originale)
1 kg di farina di castagne
1,5 litri di acqua
sale, olio, pangrattato,
2 etti di noci e pinoli
grani di rosmarino
Ingredienti ( ricetta mia)
400 gr di farina di castagne
500 cc di acqua
sale , olio, pangrattato
60 gr di pinoli
40 gr di mandorle
grani di rosmarino
Preparzione
Alla farina aggiungere poco a poco l’acqua fino ad ottenere una pastella non troppo densa che riesca a colare e ad autolivellarsi.
Aggiungere mezzo cucchiaino di sale, mescolare bene e versare in una teglia precedentemente unta di olio e rivestita di pangrattato.
Bisognerà che lo spessore non superi i due centimetri; a questo punto versare i pinoli, le mandorle ( o noci) ridotti a pezzetti , una cucchiaiata di aghi di rosmarino e un filo di olio.
Mettere in forno a 200° per circa 30-45 minuti.
Il tempo di cottura dipende molto dalla densità della pastella….quindi dalla quantità di acqua usata e dal tipo di farina che si ha.
Il castagnaccio cmq è cotto quando si formeranno delle piccole crepe sulla superficie e il dolce avrà assunto un bel colorito marrone scuro.
Il sapore è dolciastro , ma ha un retrogusto sembra amarognolo…boh:O
Non è male, ma lo immaginavo molto dolce, forse speravo che fosse dolce come quella strana zuppa che mi faceva la nonna!!!
C&G : says
>Che buono il castagnaccio, evviva l'autunno! Scopro il tuo blog. Mi é piaciuto un sacco il nome! A presto, Giorgia
C&G : says
>Che buono il castagnaccio, evviva l'autunno! Scopro il tuo blog. Mi é piaciuto un sacco il nome! A presto, Giorgia
C&G : says
>Che buono il castagnaccio, evviva l'autunno! Scopro il tuo blog. Mi é piaciuto un sacco il nome! A presto, Giorgia
C&G : says
>Che buono il castagnaccio, evviva l'autunno! Scopro il tuo blog. Mi é piaciuto un sacco il nome! A presto, Giorgia
Cranberry says
>Grazie Giorgia 🙂
Spero allora di rivederti presto.hO fatto un giretto nel tuo blog, ti seguirò anche io 🙂
Bisous ^_^
Gina says
>mai provato il castagnaccio ma dicono che è buono,magari mi appunto al ricetta.
A presto.
Valentina says
>che bello che è… io l'ho fatto lo scorso anno al cacao… gnam gnam, mi hai fatto tornare la voglia di rifarlo!
Mapi says
>Non so dirti se mi sia piaciuto di più il post o la ricetta…
Cerchiamo di unire le due cose: la prossima volta che prepari il castagnaccio, puoi ricordarti anche di me e mandarmene una fetta? 😉
Cranberry says
>@ Gina
E' stato un mezzo successo…mezzo perchè ancora non capisco se è venuto come doveva!:D
Lo rifarò di certo però:P
@Valentina
Grazie di esser passata da me:)E…al cacao…bella ideuzza, sisi!
@Mapi
LA prossima volta te lo faccio sapere prima…così lo facciamo in differita e vediamo cosa esce fuori!:D
viola says
>Che bel post….molto dolce…
Sai cheanch'io non conosco il castagnaccio?
Lo so, sono imperdonabile, ma le castagne non le utilizzo molto e il castagnaccio non mi è mai capitato a tiro :)))
Però il tuo a vederlo così sembra ottimo.
Di sicuro è un dolce interessante come tutti quelli tradizionali…
Brava per esserti cimentata in una preparazione tutta nuova…
Un bacione
Cranberry says
>@ Viola
Ricambio il bacione e ti dico che alla fine questo esperimento del castagnaccio non è stato male…credo che lo rifarò 🙂