Domani mattina parto per tornare al paese dai miei genitori e passare le feste pasquali con la famiglia. Ho, inoltre, una festa ancora più importante da festeggiare mercoledi 27 aprile : la laurea di mia sorella ( il genio di casa :P)…ma di questo ve ne parlerò un ‘altra volta.
Prima di partire però, vi lascio la ricetta del dolce che nelle mie zone si regala nel periodo di Pasqua: LA PIGNA!
E’ una torta dolce, quella che in molte zone difatti chiamano pizza dolce di pasqua; questo dolce ha sempre accompagnato le mie feste pasquali; lo faceva mia nonna nel forno a legna. Ricordo che per 3 giorni rimanevo a vedere queste torte che crescevano, crescevano , crescevano…e ci voleva davvero tanto per farle.Allora nemmeno capivo il perchè queste torte chiamate in dialetto” Pigna ricresciuta” aveva bisogno di tutto questo tempo per essere pronte; adesso che anche io ho un ciccino-lievitino capisco come all’epoca le vecchie donne del paese usavano il lievito naturale per fare queste torte e che quindi come le colombe avevano tre giorni di lievitazione. Oggi non si usa più fare le Pigne in quel modo e si usa invece il lievito in polvere, il tempo di preparazione quindi passa da tre giorni a circa 40 minuti. Il sapore cmq è di una torta profumatissima e molto dolce,dolcezza poi, che è intensificata dalla glassa di zucchero che si usa mettere sulla torta e riempirla di zuccherini colorati.
Vi lascio allora la ricetta della Pigna che mangio da 20 anni, ogni anno mamma la preparava in questo periodo, quest’anno la regalerò io ai miei genitori.
Ingredienti ( per una tortiera da 26 cm o due piccole da 20)
800 gr di farina ( farina di grano tenero “00” )
350 gr di zucchero semolato
5 uova
buccia di limone + un po’ di succo di limone
1 bicchiere di vermouth
1 bicchiere di olio di semi
1 bicchiere di strega ( o sambuca)
semi di anice
200 gr di frutta candita ( misto frutta, ciliegie ,cedro, arancia)
semi di 1 bacca di vaniglia ( o estratto alla vaniglia)
20 g di lievito per dolci
per decorare:
1 albume d’uovo
180 gr di zucchero a velo
zuccherini colorati
confettini argentati
Preparazione
In una grande ciotola, rompete le uova, aggiungete lo zucchero, i liquidi , inziate a mescolare e aggiungete la farina ,il lievito e la vanillina setacciati ,mescolate per bene tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto che si presenterà molto denso.
Aggiungete la frutta candita e i semi di anice e mescolateli all’impasto.
Imburrate e infarinate la tortiera, versate l’impasto e fate cuocere in forno per 40 minuti a 180°.
Fate cmq la prova stecchino e quando lo stecchino risulterà asciutto tirate fuori la torta e fatela raffreddare per bene.
Preparate nel frattempo la glassa frullando l’albume d’uovo e lo zucchero a velo,dovrete ottenere una glassa densa e spumosa, non deve colare troppo ( se dovesse essere necessario aumentate anche la dose dello zucchero).
Rivestite la superficie della torta con la glassa, cospargete di zuccherini colorati e confettini argentati.
Lasciate rapprendere la glassa e poi potete mangiarla o incartala e regalarla 🙂
Questa torta io non la preparo solo a Pasqua, è talmente buona che ogni tanto quando mi ritrovo un po’ di frutta candita la faccio, anche perchè si conserva per più settimane.
Se dopo averla fatta, la confezionate o la tenete nel porta torta potete conservarla per 10 giorni o più.
Molto spesso , ne abbiamo fatte così tante che qualcuna veniva anche congelata e riposta in frezeer. Una volta che si decide di mangiarla, basta toglierla dal congelatore il giorno prima, farla stare tutta la notte a temperatura ambiente e il giorno dopo si puà mangiare.
Questo tipo di torta ha una forma caratteristica, una parte inferiore tonda e precisa ( quella che sta nello stanpo) e la parte superiore che cresce e si sviluppa come un vulcano, quindi se in forno la vostra Pigna sembra voler esplodere non preoccupatevi, sta tutto procedento normalmente 🙂
Con questa dose , ne ho preparata una grandicellla per una tortiera da 24 cm, una piccolina da regalare e due tortine monopozione…o come dico io: “monomorso”….un morso e la divori , ma da regalare sono così carine!
Vi lascio la foto dela tortina che porterò a casa ai miei genitori, le monomorsi invece sono già in viaggio 😛
Prima di lasciarvi volevo ringraziare tutti i miei lettori: mi sto avvicinando ai 500 followers e ho superato le 60.000 visite; so che questi sono solo numeri, ma sono molto felice di vedere che il mio piccolo blog sta crescendo, e tutto questo grazie alle vostre visite e ai vostri commenti.
Mi devo scusare poi perchè ultimamente non sono ruscita a passare nei vostri blog come volevo, e devo aggiornare la lista dei contest, mi serve solo un po’ di tempo per poter fare tutto :), ma farò il possibile per aggiornarlo prima possibile.
Vi lascio per qualche giorno, ho un bel po’ di cose da fare e preparare, ma vi ricordo che tra qualche settimana ci sarà il secondo appuntamento con Dolci Letture, ho altre belle novità per voi, e siccome mi sono arrivati dei pacchi in questi giorni….a breve vi farò vedere anche i contenuti 😛
Vi auguro una serena Pasqua e una pasquetta “magnereccia” !!!
Cranberry says
Da noi si usa così soprattutto negli ultimi anni, Ricordo invece che la nonna le faceva con il lievito madre e per prepararle ci volevano quasi 3 giorni.
🙂
Lo stampo a ciambella però mai visto nè usato, ma le tradizioni a prescindere dai nostri piccoli cambiamenti son sempre belle da mantenere. Auguri ciociara! 😀