E’ un po’ di tempo che nella mia sidebar c’è l’immagine con la scritta: anche io sono GENTE DEL FUD. Non ve ne ho ancora parlato perchè per farvi capire davvero cosa è Gente del Fud bisogna trovarsi a contatto con il cibo, i luoghi, le persone, l’amore per il proprio territorio.
Gente del Fud è un progetto ( un grande progetto) per creare una mappatura delle eccellenze enogastronomiche italiane.Garofalo ha creato il libro, noi food blogger siamo le penne che stanno scrivendo le pagine di questo libro.
Mi sono appassionata al progetto e anche io sono andata alla ricerca dei prodotti da salvare e da far conoscere, prodotti che devono essere tutelati perchè ITALIANI.Non mi stancherò mai di dire che la mia seconda patria è L’Aquila e quindi i prodotti che ho voluto presentare sono prodotti tipici dell’Abruzzo e quello con cui comincio questa avventura è, per la precisione,un prodotto di un piccolo borgo montano alle pendici del Gran Sasso: Santo Stefano di Sessanio.
Sono stata un’ intero giorno in questo borgo, insieme ad un mio ex compagno di università che mi ha mostrato la lavorazione del legume tipico della zona : la Lenticchia di Santo Stefano di Sessanio, un presidio slow food
Non vi presenterò la scheda dettagliate del prodotto ( quella dovrete leggerla quando sarà online il sito di Gente del Fud), ma vi voglio far conoscere le curiosità sulle lenticchie e farvi vedere le meraviglie del posto.
Dovete sapere che le lenticchie sono i frutti di una piantina alta pressapoco 30-40 cm, e per produrre 50-80 kg di lenticchie ne devono essere seminate circa 9 kg.
Fin qui, diciamo, non sembra molto difficile la cosa….
Indovinate però come avviene la raccolta? A mano!!!ok, se non avete letto bene lo riscrivo….A M A N O!!!!In questo comune montano , e in alcuni paesi limitrofi, questa particolare e rara qualità di lenticchia viene coltivata come si coltivava tanti anni fà, senza concimi , ma solo con le temperature e il clima di quei posti, ci troviamo a circa 1200-1600 mentri di quota!
Immaginavo la raccolta delle lenticchie come la raccolta dei fagioli, ma no!Appena arrivati ho visto un campo pieno di cumuli di “sterpaglia”, tanti piccoli cumuletti che credevo fossero i disastri fatti da cani randagi passati nei campi! Erano le lenticchie che stavano lì a seccare!
Più in là, c’erano cumuli più grandi sotto dei teloni, e mi è stato spiegato che quella era la seconda fase della raccolta che poi si colcude con la terza fase che è quella della trebbiatura.
Le lenticchie di Santo Stefano sono particolarissime: sono molto molto piccole , di un colore che varia molto dal viola, al rosso scuro al nero, e sono di un gusto unico, saporitissime!
I terreni dove queste lenticchie sono prodotte si trovano intorno ad un antico borgo medioevale, nominato uno dei Borghi più belli d’italia. Un piccolo borgo denso di leggende e bellezze. Dovete sapere che attualmente il borgo è abitato da 80 persone ( i residenti che tutto l’anno stanno nel paese), ma ha una recettività quasi per 300 persone. Infatti in estate i turisti che vogliono assagiare il sapore di antico possono prenotare delle stanze in questo paese.
La cosa che non immaginereste mai è che le dimore sono tutte state ricavate da antiche abitazioni medioevali conservate benissimo, e ristrutturate con i servizi moderni nel rispetto della tradizione del paese.
Il paese è costruito interamente in pietra calcarea bianca, e tutti i tetti delle piccole case sono formati da tantissimi coppi color porpora.
Le strade che attraversano tutto il paese, da percorrere rigorosamente a piedi, sono piccolissime e piene di scalinate; durante la visista per il paese si può scoprire anche il percorso ricavato sotto le case per proteggerle dalla neve e dai gelidi venti invernali.
Dovete sapere difatti che la cosa che più mi ha incuriosito era vedere delle porte da “gnomo” ;erano porte alte meno di me ( e io sono un tappetta!), e le finestrelle erano davvero piccolissime.Questa strana concezione dell’architettura di porte e finestre però era spiegata dal fatto che le finestre così piccole e le porte davvero basse servivano per proteggersi dai venti e dalle abbondanti nevicate invernali.
Percorrendo le stradine si possono ammirare le piccole casette e le grandi abitazioni quattrocentesche; fino al 2009 era possibile anche visitare l’alta torre del trecento ( o Torre Medicea), dalla quale si vedeva un panorama stupendo, tutta la vallata. Oggi non è più possibile, dopo il terremoto del 2009 questa torre è stata quasi interamente distrutta come alcune delle abitazioni del paese.
Il paese è una meraviglia, sicuro un posto da dover visitare, alloggiare in queste Dimore del Borgo, vi permette di assaporare la vita spartana di un tempo e gustare al meglio i sapori della tradizione abruzzese.
Ogni anno poi, la prima domenica del mese di settembre il paese si popola perchè si festeggia la raccolta delle lenticchie con una grande sagra, la Sagra della Lenticchia appunto, dove è possibile assagiare piatti tipici del luogo come le lenticchie con le salsicce, o con il pane fritto o le pizze fritte.
Durante il mio periodo universitario questa festa era una tappa fissaprima di ricominciare l’anno universitario!
Ho dei ricordi fantastici di quei tempi, di quei posti e di quelle zuppette!:P
Io ho avuto la possibilità di avere un bel sacchettino di lenticchie di Santo Stefano di Sessanio dal mio amico, produzione super biologica , visto che le coltivano proprio loro, però se avete la possibilità di visitare almeno una volta l’Abruzzo io vi consiglio di non farvi scappare questo paesino e le sue lenticchie.
Vi lascio qualche contatto per avere più informazioni nel caso voleste farvi una settimana nel borgo più bello d’Italia, e spero che le mie foto e le mie descrizioni vi abbiano riportato per qualche minuto in un mondo antico, fatto di profumi e sapori di un tempo che oggi giorno abbiamo la possibilità di apprezzare davvero poco.
Contatti:
La Casa Sù di Ettore Ciarrocca & C.
Piazza del Municipio 12
67020 S.Stefano di Sessanio (AQ)
Telefonate ai numeri:
0862/28460
339/6338959
338/8996070
e-mail: ettoreciarrocca@hotmail.com
Per ora vi saluto, ma vi aspetto per la prossima ricetta…e aspettatevi qualche zuppetta a breve…dovrò usarle queste fantastiche lenticchie!
Note:
ringrazio l’Azienda Agricola Ciarrocca Ventidio e Maggi Rosa per avermi permesso di fare le foto nei loro campi durante il periodo della raccolta delle lenticchie.
Nel cuore dei sapori says
>Grazie per averci fatto conoscere questo luogo fantastico e il suo prodotto migliore, le lenticchie!Buon inizio di settimana!
Lory B. says
>Magnifico post!!!
Sempre bello conoscere luoghi nuovi e prodotti d'eccellenza!!!!
Un bacione grande!!!!!
pagnottella says
>Che meraviglia! A MANO!!! urca laaaaaa
le gioie di aleuname says
>Ciao carissima ora ho capito xchè non eri a Calici sotto le stelle!!Non preoccuparti ho molte foto da montare in un prossimo post…….Bellissimo il borgo,bellissima l'iniziativa di Gente del Food,è un dovere di tutti preservare la cucina tipica…sarà la nostrà eredità.Complimenti e un bacio Emanuela!!!
Patrizia says
>Bellissimo tesoro!!!! Come sono rientrata sono venuta subito a sbirciare e a vedere cosa avevi combinato al tuo blog…non avevo dubbi!!! Delizioso e piacevolissimo da leggere….bellissima la grafica e i colori, insomma direi proprio un ottimo lavoro!!!! Bravissima…un bacione e a presto!!
LAURA says
>Complimenti sei ripartita alla grande: molto bello il nuovo blog e molto interessante il post e il messaggio che come Gente del Food hai lanciato!!!
Ho letto con piacere, belle le foto e come sempre, davanti a posti così belli che non conosco mi rendo conto quanto di bello e di valore ha il nostro Paese che non viene valorizzato, se non dal privato!!!
Bravissima!!!