Buongiorno!
Buon lunedi e buon inizio settimana! SI inizia alla grande questo lunedi con l’annuncio che per una settimana ( a partire da oggi) sarò a spasso con la Bruna insieme agli amici di Mozao! NO….non me ne vado per una settimana, ma devo raccontarvi un po’ di cose…ok, andiamo per ordine!
Loro sono due simpaticissimi ragazzi ( Clara e Riccardo) che dopo tante peripezie ( qua trovate tutta la storia) sono riusciti a creare qualcosa di geniale; hanno portato nella capitale un prodotto tipicamente emiliano : la TIGELLA!
ma cosa è la tigella?
LA TIGELLA
NON E’ UNA PIZZETTA
NON E’ UN PANINO
NON E’ UNA PIADINA
NON E’ UNA FOCACCIA
UNA TIGELLA E’ UNA
TIGELLA
E queste deliziose tigelle farcite con tutto quello che di più buono ci sta ( sia salato che dolce) potete gustarle tutti i giorni seguendo le varie tappe della Bruna. Ah…, si la Bruna! La bruna è la loro tigelleria, il loro laboratorio, il loro mezzo e anche di più 😛 E’ una deliziosa ApeCar, riconoscibilissima dalla veste e dai deliziosi colori che hanno scelto per “vestirla”. Chissà perchè mi piacciono così tanto ( assomigliano proprio ai miei colori del blog! :D)
Tornando al motivo del post, quindi, volevo farvi sapere che questi due ragazzi hanno deciso di dedicare una settimana al mese alla proposta di una tigella Gourmet, cioè una ricetta proprosta da un blogger.
Ecco..questa settimana tocca a me! Sapete che con il salato non sono ferratissima, preferisco il dolce….ma non potevo esimermi dal trovare un buon abbinamento da proporre!
Ho pensato ad una cosa che a me piace molto…la verza stufata ( bella piccantina) con un salume profumato e dal gusto deciso, il ciauscolo.
Allora eccola qua ( non è carinissima!?!??)
Per tutta questa settimana sull’Ape Car di Mozao, potrete trovare la mia tigella!
Capiterà anche che io vada a trovarli…e quindi se vi trovo da loro di sicuro ci scappa una foto insieme, che dite?!!?!? Per seguire tutti gli spostamenti della Bruna potete consultare il panel del sito, ma per essere aggiornati in tempo reale, seguite la loro pagina fb.
MI raccomando….ci conto…amici di Cappuccino e Cornetto, fatemi fare bella figura..andate a provare la mia tigella e ditemi che ne pensate! 😛 A ritrovarci sulla Bruna!!!
Questo ì solo l’antipasto…perchè nel prossimo articolo vi metterò le foto della giornata e chissà che non ci scappi anche qualche altra sopresina!! Forza…tutti a mangiare la mia tigella! ( e maledetto tempo…vuoi piantarla un po’??? BASTA PIOGGIA!I miei amici devono girare con la mia tigella questa settimana!! grrrrr)
Buona tigella Gourmet a tutti!e…. MOZAO ( che vuol dire….ma ciao! 😀 ho anche imparato una cosa nuova XD)
Per informazioni e per seguire gli amici di Mozao:
www.mozao.it
pagina fb : mozao
chezuppa says
la voglio anche io l’apetta itinerante con le tigelle! Quando passerà per Verona? 🙂
Framm says
Adoro le tigelle!!! E la tua proposta mi sembra veramente golosa!
Buona settimana!
Cranberry says
^_^ speriamo piacca davvero a tuttiiii!! non vedo l’ora di provarla!
Cranberry says
nemmeno puoi andare in giro a farle! non sappiamo manco come farle noi, mica siamo emiliani! ahahahaha
ahahhaha 😀
Massimo says
Beh, però per parlare di tigella, magari prima sarebbe utile sapere di cosa si parla, visto che la “tigella” è lo stampo circolare di circa 12 cm di diametro ed 1,5 di spessore in terracotta dentro il quale venivano cotte le “crescentine” che appunto nel loro appellativo originale venivano definite “crescentine in tigella”. Prodotto sostitutivo del pane, molto in uso negli appennini tra Bologna e Modena. Oggi vengono cotte con stampi di alluminio, con piastre elettriche in pietra refrattaria… e non se ne conosce più la vera origine, quando i dischi di terracotta venivano messi ad accumulare calore nelle braci del camino e poi venivano impilate alternando un disco arroventato, una foglia di castagno ed una pallina di impasto e poi di nuovo un disco di terracotta e si ricominciava fino ad ottenere una torre.. già il fatto di utilizzare un disco di pasta tagliato con uno stampo non corrisponde alla tradizione del prodotto. Bellissima l’idea di Mozao, ma nella loro proposta manda la D.O.C. ovvero quella fatta con battuto di lardo (tradizionale) con sale e rosmarino, spalmata sulla crescentina, aggiungendo una generosa spolverata di parmigiano reggiano chiusa ed assaporata con lo sguardo rivolto agli appennini tra il Cimone e l’Abetone… appena vado a Roma provo a cercarli 😉
Cranberry says
Io non ne so niente..infatti ho messo i link al sito che le fa 🙂
Avrei potuto scrivere tante fesserie in materia 😀
Sono contenta che almeno le abbia provate una sola volta…se non fosse stato per i ragazzi di Mozao nemmeno sapevo della loro esistenza.
Grazie per l’intervento, spero che qualcuno legga i commenti e saprà la storia della ticelle/crescentine.