Iniziamo con le fritture e i dolci supermegastracalorici? Quale miglior periodo per non sentirsi in colpa delle calorie ingerite se non quello di Carnevale, dove la fanno da padroni dolci ricchi di zuccheri, miele, e soprattutto fritti!
Io ho intenzione di non perdermi gli appuntamenti del fritto e quindi inizio subito con una ricetta a tema “carnevalesco”; delle golosissime frittelle passate nello zucchero semolato. Queste frittelle sono tipiche della mia zona di origine ( la Ciociaria) e vengono appunto preparate durante tutto il periodo di carnevale.
Il loro nome in dialetto è “cecamarini” o meglio “accecamariti”, cioè delle palline che servivano per accecare i mariti?:D Si vede che i mariti di un tempo non erano così simpatici come quelli di adesso! Fatto sta che queste golose palline le ho sempre chiamate “castagnole” in italiano. In realtà ho scoperto che di castagnole ce ne sono una infinità! Moltissime sono preparate da un impasto abbastanza sodo, e la castagnola viene creata come gli gnocchi, cioè prima il filoncino e poi tanti piccoli tocchetti che vengono arrotolati tra le mani e fritti.
Questo dolce ciociaro invece non ha la ben che minima possibilità di essere preparato in questo modo perchè l’impasto non è gestibile se non con due cucchiai.
Quindi…chiamateli come volete, cecamariti, cecamarini, castagnole, frittelle…ma ecco la ricetta di famiglia per preparale! Anzi, è doveroso aggiungere una nota, prima di lasciarvi la ricetta. Le dosi che trovate scritte sono proprio quelle che io ho nel mio quaderno delle ricette di casa; sono le classiche dosi della “nonna”, dove i grammi e millilitri sono sostituiti con bicchieri e cucchiai. Ho provato a misurarli per lasciarvi una dosa più precisa possibile, però chi vuole provare la versione di base vi dico che il bicchiere da usare è quello di plastica( che era simile al bicchiere delle vecchie vinerie, il famoso bicchierino sui fiaschetti) e il cucchiaio da usare è quello grande da minestra.
Adesso che abbiamo tutto passiamo alla ricetta.
Cecamarini, ovvero frittelle di carnevale | Print |
- 3 uova medie
- ½ bicchiere di liquore vermouth bianco*( 80 g)
- 1 bicchiere di latte (150 g)
- ½ di olio di semi (75 g)
- 1 limone grattugiato
- semi di ½ bacca di vaniglia
- 8 cucchiai di zucchero (120gr)
- 10 g di lievito per dolci
- farina q.b ( 450 g )
- zucchero semolato per spolverare
- olio di semi per friggere ( io uso arachidi o girasole)
- In una ciotola inserite la farina e il lievito setacciati.
- In una grande ciotola mettete le uova, il liquore, il latte e l'olio,amalgamate con una frusta a mano.
- Unite i semi di bacca di vaniglia, lo zucchero e la buccia di un limone ( biologico).
- Per ultimo aggiungete la farina poca per volta continuando a mescolare fino ad avere un composto liscio ed omogeno, dovrà risultare colloso.
- Mettete a riscaldare l'olio per la frittura in una casseruola dai bordi alti ( in modo che le frittelle possano galleggiare) e appena arriva a temperatura versate le palline di impasto aiutandovi con due cucchiai.
- Friggete pochi pezzi per volta ( a seconda della capienza della casseruola , 3, 4 pezzi al massimo) girandole di tanto in tanto ( in realtà se l'olio è abbondante notere che ruotano da sole).
- Cuocete per bene da tutti i lati e scolatele su carta assorbente.
- Passatele in seguito in un piatto in cui avrete versato lo zucchero semolato.
Come avrete avuto modo di vedere la ricetta è un po’ “soggettiva” , perchè le misurazioni sono quelle con le quantità non ben definite!Ho voluto però lasciarvi la ricetta originale con i bicchieri e i cucchiai perchè io ogni volta la rifaccio usando quelle misurazioni( odio prendere la bilancia!:D). Forse ongivolta cambierò la dose, non lo so ,ma il gusto dei “cecamarini” di casa io lo ritrovo sempre.
Vi consiglio di dosare la farina poco per volta perchè se le vostre uova sono piccole ( io ho usato le uova di casa e non erano tutte di 55 g, qualcuna era più grande) o troppo grandi ci potrebbe volere più o meno farina.
Un altro consiglio riguarda la cottura. Essendoci del lievito chimico nell’impasto, vi accorgerete che passati pochi secondi da quando inserirete le frittelle nell’olio queste tenderanno a crescere e gonfiarsi un poco, quindi non tenete il fuoco troppo alto perchè rischiereste di far cuocere subito la parte esterna della castagnola, mentre l’interno rimarrà crudo.
Devono cuocere qualche minuto per lato, e dovranno essere girate spesso.
Per quanto riguarda il gusto, devo dire che sono pochissimo “zuccherate”, non risultano frittelle troppo dolci, tanto che vi posso consigliare di accompagnarle con una crema pasticciera o anche farcile con qualche ciuffo di crema allo zabaione. Provatele e ditemi come vi son venute, mi farebbe molto piacere sapere se sono di vostro gradimento.
Con i cecamarini posso dar inizio alle danze del fritto…il prossimo? Avevo in mente di preparare i churros, voi li conoscete?
Ci proverò nel we e presto li troverete sul blog!
A presto e buoni pasticci!
lucia says
Carissima…posso usare il rum aromatizzato al posto della strega?
Chiara says
Qui da me si chiamano castagnole e si mangiano ripiene di crema pasticcera…ah quanto ne vorrei una adesso!!! 🙂
paola says
buonissimi,grazie ara mi ricorda tanto una ricetta che faceva mia mamma,felice sera
angela says
ma sono bellissimi questi cecamarini, io li chiamo bombette mi piace di più, poi sono perfetti, e secondo me creano pure dipendenza!
raffaella says
eh certo non abbiamo ancora finito di smaltire i kg di Natale, ma dai diamoci al Carnevale e poi questi dolci sono così buoni ma così buoni………
però dov’è il criceto???
baci
raffaella
tamara says
Adoro avere una scusa per mangiare frittelle a non finire!! E’ vero…ne esistono a migliaia…e vale la pena provarle tutte!!
I churros sono buonissimi..li ho provati a Madrid con la classica cioccolata calda..anche se era giugno!! 😉
Cranberry says
eheheh Tamara, facciamo finta di non aver letto niente e visto niente…ma che dobbiamo fare..i fritti in questo periodo servono! 😀
Per i churros…io non li ho mai mangiati quindi non conosco nemmeno il sapore, ma proverò, ho la churrera e credo sia simpatico usarla 😀 vedremo!
Cranberry says
Raffaella, ti devo confessare che il criceto ci ha lasciati…è stato il secondo a perire! Il mio ragazzo lo ha mangiato subito 😀 ahahh
Cranberry says
Bombette son forti!! mi piace, ogni regione ha il suo nome! Continuerò a provarne altre versioni..a carnevale c’è ancora tempo ^_^
Cranberry says
Paola, son felice che ti piacciano…sono proprio le ricette di una volta 🙂 Se la proverai, fammi sapere.
Cranberry says
ma si…farciamole con qualsiasi cosa…tanto sono solo fritte! 😀
In questo periodo possiamo farlo, non abbiamo sensi di colpa:P
Cranberry says
Ciao Lucia, scusami se ti rispondo solo ora.
Va benissimo anche il rum , ma la quantità credo sia troppo elevata. Il rum ( dipende poi dal tipo di rum) ha un sapore molto deciso e rischieresti di rendere troppo alcolico la frittella.
Ti consiglierei di sostituire solo parte del liquore con il rum e il resto ( del volume di liquido) aggiungere altro latte.
Non conosco tutti i tipi di rum. 🙂 invece lo strega o il vermouth sono liquori poco invasivi.