Oggi arrivo con la ricetta di una crostata diversa dal solito. Sul mio blog trovate moltissime crostate ( preparate con metodo della sabbiatura, senza cottura, dolci e salate) ma non ce ne era ancora nessuna come questa: una crostata alta, soffice nell’impasto e da stendere senza matterello, diversa dal solito perchè contiene il lievito per dolci.
Di base infatti le crostate sono preparate con pasta frolla che non ha nella preparazione il lievito per dolci ( quello in polvere che si usa per le torte, per intenderci) invece in questa crostata c’è del lievito e questo la rende più alta e soffice del normale, una crostata che appena l’assaggerete vi farà tornare bambini perchè è proprio quella della nonna!
La ricetta non è mia, ma l’ho chiesta ( anche per voi amici di Cappuccino e Cornetto) a Barbara Brugoni della “Trattoria Da Vasco“, una bellissima scoperta fatta durante il tour organizzato da InsolitaItalia alla scoperta di Sansepolcro e della Valtiberina toscana. La Trattoria da Vasco è un piccolo angolo di paradiso nella campagna toscana: in un ambiente rustico a conduzione familiare che propone ricette tradizionali gustose e genuine.
Barbara insieme a tutta la famiglia ( papà compreso , il famoso Vasco che da’ il nome alla trattoria) si occupa di questo delizioso locale facendovi immergere in un’ atmosfera familiare ad ogni pasto. Mangerete prodotti a kilometro meno di zero, stagionali e ricette fatte ancora come le facevano le vostre nonne: pasta impastata a mano! Prodotti della tradizione culinaria toscana principalmente di terra: crostini di tutti i tipi, pasta fresca fatta in casa, ravioli ripieni di ricotta e melanzane ( o zucca o erbette di campo a seconda della stagione), secondi di carne o selvaggina, dolci della casa, liquori e immancabili le famose GRAPPE di VASCO.
Proprio a conclusione di un nostro pranzo nella trattoria mi è stata servita questa crostata insieme ad un bicchierino di mosto di uva cotto
A fine post vi lascio anche i dettagli per andare a provare la cucina di Barbara, sappiate però che alla prenotazione dovete tener conto di una cosa: si mangia tutti alla stessa ora o comunque entro 15 minuti dall’ora indicata, il menù è fisso ma di qualità eccellente, un po’ come un ottimo pranzo in famiglia! Ed ora prendete appunti, vi lascio la ricetta!
Crostata alta alla confettura, la ricetta scoperta alla trattoria "Da Vasco" durante il percorso dei "cammini di San Francesco" | Print |
- Per la base:
- 3 uova
- 150 g di zucchero semolato
- 150 g di burro
- 300 g di farina tipo 00
- ½ bustina di lievito per dolci
- per farcire:
- 1 barattaolo di marmellata o confettura a piacere ( io ho usato circa 350 g di confettura ai frutti di more)
- Se usate la planetaria potete impastare tutti gli ingredienti insieme a media velocità fino ad avere un composto molto morbido e liscio.
- Se invece non avete la planetaria disponete a fontana la farina, fate un buco al centro e disponete le uova e lo zucchero, sbattelele leggermente e poi unite il burro a pezzettini. Lavorate energicamente con le mani fino ad avere un panetto di impasto morbido.
- Se risultasse troppo morbido aggiungete un filo di farina per lavorarlo.
- Imburrate ed infarinate la vostra teglia ( la mia aveva un diametro di 26 cm) e prendete una parte dell'impasto e stendetelo nella teglia aiutandovi con le mani. coprite tutta la base ed un poco dei bordi.
- Farcite con la vostra marmellata o confettura e poi decorate con le striscette. Per fare le strisce, infarinatevi per bene le mani e arrotolare i pezzi di impasto come se steste facendo i cilindretti per gli gnocchi.
- Adagiate le strisce sulla confettura ed infornate a 170° per circa 30 minuti.
- Sfornate, fate raffreddare e mangiate!
La ricetta è davvero falicissima da preparare ed il risultato è eccellente! Non avevo mai preparato una crostata simile e quindi qualche “errore” l’ho commesso anche io 😛 quindi vi lascio due consigli per non sbagliare
-CONSIGLI-
- Lavorate velocemente l’impasto in modo da non riscaldarlo troppo altrimenti diventa difficile stenderlo perchè si appiccica un poco.
- Non serve far riposare la frolla in frigo perchè non ha bisogno poi della stesura con matterello.
- Riscaldate il forno precedentemente e poi appena avete finito di decorare la crostata infornate in forno già caldo. Io ho fatto l’errore di non aver riscladato il forno e quindi la crostata mi è rimasta ferma fuori a “lievitare” per una decina di minuti, così quando ho infornato il dolce le striscette ( che dovevano essere più piccoline) in cottura si sono gonfiate troppo 😛
Prossima volta non sbaglierò! - La crostata è buona calda calda, raffreddata ma il giorno dopo è davvero eccezionale!
Leggendo l’introduzione e andando a sbirciare il luogo dove si trova questa trattoria di sicuro a qualcuno sarà venuto in mente una frase:“Come ci sei arrivata in questa trattoria immersa nella campagna della Valtiberina toscana?”
Mettetevi comodi che ve lo racconto: ho fatto il mio primo percorso dei “Cammini di San Francesco”
-I Cammini di San Francesco-
Immaginate di poter camminare in mezzo ai boschi, immersi nella natura incontaminata con una guida che vi spiega tutto del sentiero che state facendo e che vi racconta la storia, i segreti e le curiosità su quei luoghi e vi fa apprezzare anche il più piccolo ed apparentemente “insignificante” particolare. Ecco cosa ho avuto la possibilità di fare io insieme ad altri ragazzi del blog tour organizzato da Insolita Italia in collaborazione con il comune di Sansepolcro a fine estate.
Non avevo mai visitato a Valtiberina Toscana, un territorio che si trova all’estremità più orientale della Toscana e segna il confine con L’Umbria, le Marche e L’ Emilia Romagna: un crocevia di natura, cultura e storia.
Grazie ad associazioni, enti e comuni questa parte di territorio sta pian piano facendosi conoscere agli amanti delle escursioni e non solo a coloro che si mettono sulle tracce di Francesco per motivi religiosi o spirituali ma anche sportivi e appassionati di percorsi naturalistici.
L’ Associazione “Progetto Valtiberina” si propone proprio questo: attraverso una serie di progetti in atto ed in sviluppo vogliono proprio divulgare la bellezza di questi luoghi spesso associati ad un cammino di tipo religioso e quindi destinanto solo ad una fetta degli amanti della natura. Io che non avrei mai pensato di fare un cammino di tipo religioso o spirtuale, eccomi qui a raccontarvi di questa piacevolissima pasaseggiata fatta con i ragazzi dell’ Associazione Valtiberina e con la guida Donato di “Anime Pioniere” un’associazione di promozione locale che organizza percorsi esperienziali lungo i cammini di Francesco.
Di seguito una gallery fotografica percorrendo il sentiero, così virtualmente vi porto con me in questo sentiero.
-L’eremo di Montecasale-
L’eremo di Montecasale è un piccolo monastero costruito da San Francesco nel 1213, questo luogo divenne a lui molto caro.L’edificio, risalente all’XI secolo, acquista l’aspetto attuale probabilmente nel 1500 e così rimane immutato fino ad oggi. Attualmente è visitabile e abitato da alcuni frati francescani cappuccini.
-Attraversando il sentiero-
Il sentiero che ho percorso io era semplice e adatto a tutti ( anche a chi come me non fa i kilometri!:D) Dall’eremo si parte e attraversando l’Alpe della Luna (così si chiama questa zona montuosa) ci si muove verso il Santuario della Verna.
Non abbiamo fatto però tutto il percorso, ma circa 7 km di camminata piacevole in mezzo alle montagne per poi colcudere la giornata alla frazione La Montagna dove ci aspettava l’ottimo pranzetto preparato da Barbara della trattoria da Vasco.
E’ stato un percorso piacevole per nulla faticoso e che di sicuro mi piacerebbe rifare. Lo consiglio vivamente a tutti gli amanti delle escursioni, natura e dei bei paesaggi! Termino il post con una frase che ho letto sul sito del progetto Valtiberina:
“Camminare diviene anche metafora ideale per illustrare la ricerca di un senso ulteriore e più alto del vivere, l’incontro con la natura diviene incontro con l’anima, il camminare diviene ricerca ancestrale del essere umano.
Camminare per i boschi o per gli angoli nascosti del centro di Sansepolcro diviene la chiave per avvicinarsi alla parte più autentica dell’essere umano”
A volte bisogna fermarsi ed ammirare quello che abbiamo intorno: la natura con la sua semplicità ci può meravigliare come nessun altro può fare!
Post in collaborazione con InsolitaItalia e Comune di San Sepolcro.
Riferimenti e info:
Trattoria da Vasco
https://www.trattoriadavasco.it
33, Localita’ Montagna – 52037 Sansepolcro (AR)
Le attività di Anime Pioniere:
- Tutela e valorizzazione della natura, dell’ambiente e della biodiversità.
- Attività escursionistiche, ricettive e turistico-ricreative nello spirito della sostenibilità e responsabilità.
- Educazione ambientale, e tutte le attività didattiche ad essa connesse.
- Progettazione e manutenzione di reti sentieristiche.
- Valorizzazione del patrimonio storico-culturale.
- Promozione del ruolo delle aree protette in tutti i suoi aspetti.
Di seguito trovate i loro riferimenti e sito per organizzare i vostri itinerari naturalistici
http://www.animepioniere.it/
Pagina fb: Anime Pioniere-Trekking ed escursioni
Michela says
O fatto la crostata è venuta davvero buona mi anno fatto tutti i complimenti grazie della ricetta
Cranberry says
Grazie mille per aver provato la mia ricetta Michela ^_^
Felicissima che sia piaciuta ai tuoi ospiti.
Giuseppina Marras says
Ciao,anche io ho fatto la crostata,l’impasto troppo morbido,secondo me troppo burro,infatti ho avuto molta difficoltà a stendere la pasta nella teglia,il lievito quando va messo,io l’ho messo alla fine.Comunque era buona
Cranberry says
Grazie mille per averla provata. Io non avbevo mai fatto crostate con questo tipo di impasto. DI solito faccio le crostate classiche, quindi per me è stato proprio strano non stendere col matterello.
Per la dose io ho fatto esattamente quella che mi era stata data perchè non avendole mai provate non mi sono azzardata a cambiare. Però se dici che può essere che con meno burro sia più semplice, prossima volta casomai ne metto un pochino di meno ^_^
Grazie per il consiglio.
Silvia says
Ciao, vorrei chiederti se invece del burro posso usare l’olio e se si quanto? Grazie mille
Cranberry says
Ciao Silvia. Questa ricetta mi è stata data da una signora ed io l’ho sempre fatta così come mi aveva detto. Di solito sostituisco olio e burro nelle torte, nelle crostate non mi era mai capitato. Non ti saprei dire se la riuscita però sarà la stessa, perchè il burro qui va ad unirsi agli ingredienti secchi, mettendo olio diventerebbe tutto molto più liquido secondo me e quindi non di facile lavorazione. Ti conviene usare proprio una ricetta in cui ci sia olio, perchè in quel caso di sicuro è bilanciata.