Una premessa ci vuole tutta….quella che state per leggere non è la ricetta della VERA GRICIA, ma una mia “personalisssssssima” reinterpretazione!
Ok, detto questo..possiamo cominciare 😀
Momento quark ( parte la musichetta….-immaginatela-)
La gricia è l’antenata dell’ amatriciana anche detta ( alla romana) matriciana che prende il nome da una città , Amatrice appunto, ( attualmente) in provincia di Rieti…e si perchè, diciamola tutta…prima era in provincia dell’Abruzzo!!!:P Ecco perchè ancora oggi questa pasta è contestata tra abruzzesi e laziali!
Cmq, lasciamo perdere l’amatriciana e passiamo alla gricia…dicevo..
La gricia( o griscia) nasce come condimento per il cibo dei pastori quando questi ancora non conoscevano il pomodoro (perchè ancora non arrivato in Europa); questi pastori portavano con se pasta essiccata, guanciale, chicchi di pepe nero e strutto e il loro pecorino.
Il nome si fa risalire ad un paesino nei presso di Amatrice, Grsciano, altre ipotesi invece attribuiscano l’invenzione del nome gricia da gricio che nella Roma antica era la persona che vendeva pane e prodotti alimentari ( il nostro pizzicagnolo insomma :D)
Oggi la gricia è uno dei piatti che nelle zone laziali e limitrofe viene portato a tavola come piatto tipico…è semplice da fare è buono e mette d’accordo tutti!
-ok- finito il momento quark..passiamo alla ricetta 😛
Per fare una vera gricia quindi bisogna avere: pecorino di Amatrice , guanciale di Amatrice, pepe nero e strutto per ungere leggermente la padella( c’è anche chi non lo aggiunge perchè di per sè il guanciale è già parecchio grasso).
L’accoppiata guanciale e pecorino di Amatrice è un connubio perfetto e difatti non andrebbe sostituito con pancetta e pecorino romano ( la pancetta si ricava dalla pancia del maiale, il guanciale…no :D, i sapori sono ben diversi!), il pecorino romano ha un bel sapore deciso, il pecorino di Amatrice invece ha un sapore più delicato e meno saporito. Non potendo “scoppiare” questi due ingredienti che fanno di questo piatto la vera gricia, ho deciso di sostituirli del tutto!
E si..ecco allora la mia INSOLITA GRICIA …Approfittando della partecipazione al contest di Peperoni e Patate in collaborazione con il Formaggi della Svizzera, oggi vi presento una ricetta della tradizione italiana ( e che tradizione…parte dai ROmani!) reinterpretata con un formaggio svizzero.
Ho sostituito quindi il guanciale con della pancetta affumicata e il pecorino con lo Sbrinz.
Lo Sbrinz Switzerland dop è un formaggio a pasta tenera, ha un colore avorio e al gusto è saporito con una leggera nota di piccantino.
Lo si gusta al naturale, in scaglie o in insalate..io l’ho grattuggiato sulla pasta ed è stata una vera goduria.
Vi scrivo la mia ricetta…con dosi per due persone, ma in questo caso le dosi dipendono dall’appetito che avete!:D
Non la solita gricia.... | Print |
- 160 g di pasta ( formato maccheroni)
- pancetta affumicata
- pepe nero
- olio, sale
- cipolla
- scagliette di Sbrinz
- Fate soffriggere leggermente la cipolla in padella con un poco di olio, aggiungete la pancetta tagliata a listarelle sottili e fate imbondire il tutto.
- Da parte cuocete anche 6 strisce di pancetta che userete per la decorazione finale.
- Lessate la pasta in acqua salata, scolatela direttamente nella padella della pancetta e mescolate gli ingredienti.
- Fate mantecare un minuto aggiungendo pepe nero macinato e impiattate.
- Portate in tavola accompagnando la pasta con abbondante formaggio sbrinz grattuggiato, pepe nero e decorate con 3 strisce di pancetta in ogni piatto.
Una ricetta velocissima, semplice e gustosissssima!
Vi consiglio di provarla con questo formato di pasta, ma se volete potete sostituire anche con spaghetti, bucatini….io però preferisco sempre i formati corti 😀
Il formaggio va grattuggiato direttamente nel piatto e portato in tavola perchè è molto tenero e se messo in padella caldo rischiereste che si sciolga e non sarebbe più una simil-gricia!Io l’ho preparata prima per me e il giorno seguente anche per i miei ospiti..che dire, hanno apprezzato e dalle foto voi che dite, apprezzereste?
Vi saluto, augurandovi un felice fine settimana, presto una ricetta “lievitata” e qualche novità…alla prosssssssssima:P
Con questa ricetta partecipo al contest:
stefania says
Non sarà la vera gricia ma è tanto buona anche questa versione. Un abbraccio
SpizzicateSalentine says
Che delizia molto stuzzicante, da provare! Ciaoo
Cranberry says
Grazie!^_^
roberta says
Cran tu non deludi proprio mai! Mi inviti a cena?
fabiola says
buonaaaaa, anch’io ricetta per quel contest, bacio.
Cranberry says
si..Faby, l’ho vista! 😀
deliziosa!!! e non avrei mai pensato a quella presentazione!!!
Cranberry says
ma grazieeeee ^_^
Tery says
Oh mamma che ho visto…la griciaaa!!! Che buona!! Mi piace tantissimo questa scelta! E’ un piatto italiano che non si conosce ovunque ed è tra l’altro gustosissimo! Bravissima!!
Ho già pinnato le tue foto! 😉
PS. Posso chiederti una cosina? Potresti inserire il link al sito: http://www.formaggisvizzeri.it ? E’ nel regolamento ma credo non si noti molto, devo sistemare!
Passiflora says
molto invitante. Non sapevo che rieti fosse in abruzzo un tempo!
Cranberry says
certo tery..ti giuro che non lo avevo visto! Aggiorno subito ^_^
Grazie a te e al consorzio per averci permesso diprovare questi formaggi!
Cranberry says
non Rieti..ma Amatrice 😀
controtutti says
eccomi! mi associo al commento di tery…un piatto italiano che non conosco ma come lo presenti tu e’ sicuramente invitante!!
Simona says
Che buona, originale o no, è deliziosa!!! Le foto poi sono bellissime!
Se hai voglia di passare da me sto promuovendo una nuova iniziativa! Baci