ok….confesso:
per poter scrivere il titolo ho fatto copia-incolla! gugelhupf ,gugelhupf, gugelhupf, gugelhupf, gugelhupf…non riesco proprio a scrivere questo nome nè tantomeno ad impararlo…
Adoro questo dolce, l’ho visto ed ammirato in tantissimi blog, tanto che in ognuno di questi blog il mio commento è sempre stato: ” E’ fantastico , un giorno lo farò anche io”!
Poi, ti ritrovi sul pc, apri google e pensi :” ok, adesso voglio fare quel dolce…ma cosa metto nella ricerca? ”
Ricordo che il nome ha a che fare con qualcosa di impronunciabile, ricordo che ci sono delle G e delle H da qualche parte e poi K…inizio a scrivere ghugherlups, kulepouf…goukelpog, Gugenhopl….insomma è sempre una tragedia…non imparerò mai il nome di questo dolce!
Che poi….cercando cercando..ho visto che ha due nomi ( entrambi impronunciabili!) tanto per rendere la cosa più semplice!:P
Quindi sarà Kugelhopf o Gugelhupf?
Non lo so e non so nemmeno il perchè di questi due nomi…mi informerò! Il dolce però è davvero bello a vedersi, perchè è un lievitato, perchè si prepara in uno stampo bellissimo e perchè una volta pronto è soffice e pieno di zucchero a velo! Lo adoro…ok, l’ho già scritto!
Ho provato anche io a farlo, ma mi sono resa conto che per fare il vero Gugelhupf occorreva il lievito di birra, l’uva passita e il kirsh…ok, non avevo niente di tutto questo ( come al solito!)
Ho improvvisato una versione “casereccia” del dolce, non più il Kugelhopf alsaziano ma Mini Kugelhopf italiani! Si, mini perchè volevo usare il nuovissimo stampo Pavoni! Appena avrò però lo stampo grande allora farò la versione tradizionale, ma oggi mini gugh…mini kupl….mini tortine, che è meglio!
Vi scrivo la ricetta base della tortina, poi , di seguit, le variazioni. Infatti dalle foto potete notare che si vedono delle tortine di diverso colore. Alla versione base ho aggiunto delle gocce di cioccolato e poi ad altri del cacao amaro, così ho fatto 3 diversi tipi di Gugelhupf :semplici, con gocce di cioccolato e al cacao e cioccolato. A voi resta solo di decidere quale vi piacerà di più 🙂
Mini gugelhupf | Print |
- ricetta base
- 4 uova
- 200 g di burro
- 120 g di zucchero
- scorza di limone grattuggiato
- 300 g di farina 00
- 100 g di amido di mais
- 1 bustina di lievito
- 100 ml di latte
- Per le variazioni:
- cacao in polvere
- gocce di cioccolato
- zucchero a velo
- Fate ammorbidire il burro a temperatura ambiente e successivamente sbattetelo con lo zucchero fino ad avere una morbida crema,profumate con le scorzette di limone.
- Sbattete leggermente le uova e unitele al composto di burro e zucchero. Setacciate la farine e il lievito, aggiungetele gradatamente al composto precendente insieme al latte fresco.
- Impastate per bene tutti gli ingredienti e dividete il composto in varie ciotole a seconda di come volete preparare i vostri Gugelhupf.
- Io ne ho fatte 3 versioni, uno naturale, uno con aggiunta di gocce di cioccolato e l'ultimo con cacao e gocce di cioccolato.
- Aiutandovi con un cucchiaio riempite i vostri stampi ( precedentemente imburrati se non sono di silicone), e mettete a cuocere in forno caldo a 170/180° per 35 minuti.
- Una volta cotti, toglieteli dagli stampi e fateli raffreddare.
- Prima di servirli spolverateli con abbondante zucchero a velo.
Qualche piccola nota per preparare questo dolce e per la cottura. Io ho usato per la prima volta gli stampi in silicone, quindi ho dovuto imburrarli, ma di norma dopo la prima cottura non vanno più imburrati. Vi consiglio di usare proprio gli stampi per questo tipo di dolce anche perchè sono deliziosi da vedere.
Se usate quelli mini ( come nel mio caso) di sicuro dovete fare più infornate, infatti con questa dose io ho fatto 12 mini gugelhupf, se invece usate un solo stampo allora la dose è per circa 2l.Se usate gli stampi piccolini vi consiglio anche di non esagerare con l’impasto nelle formine perchè potrebbero uscire dalla forma, fermatevi a pochi cm dal bordo.Una volta cotti, toglieteli subito dallo stampo e fateli raffreddare.
Si mantengono morbidi se conservati per bene, in un porta dolci oppure in una scatola di latta, vi sconsiglio però di non spolverarli con lo zucchero a velo in quel caso perchè rischierebbe solo di trasudare e “bagnare” il dolcino. Meglio che lo zucchero a velo lo aggiungete solo quando volete portarli in tavola.
Sono buonissimi per la colazione, la merenda, per uno sfizio dopo pranzo o dopo cena…insomma si gustano a tutto pasto…anzi a tutta giornata!
Io ci ho già fatto colazione e domani di nuovo….ve ne lascio qualcuno anche per voi?
Approfitto di questo giorno , 2 giugno, per augurare a tutti una buona Festa della Repubblica, sperando che non si pensi solo a festeggiare questi eventi ma ci si ricordi davvero di quello che bisogna fare in questo martoriato paese.
Un augurio speciale alle popolazioni del Nord , gli emiliani soprattutto.
A tutti i miei lettori , un saluto e un buon fine settimana, ci ribecchiamo lunedi…con una novità 😀
Assunta says
Che meraviglia….foto comprese!!! 🙂
Tiziana says
Vedendo il tuo titolo tra i miei aggiornamenti, mi ha ricordato un locale a Monaco di Baviera con lo stesso nome (credo), dove il logo riproduce proprio questa tortina, ora mi spiego il significato, che vuol dire anello di Monaco. Non sono una bravissima cuoca, mi piace pasticciare, potrei farli, chissà. Ti lascio il link del locale di Monaco, tempio delle delizie, così potrai curiosare. Ciao.
http://www.cafe-guglhupf.de/
La Cucina delle Capra says
non conoscevo questo dolce, interessante! Proverò a fare una versione vegetale, ….appena capisco come!! Ciao!
Cranberry says
vegetale, cioè con olio invece che burro? se trovi una buona ricetta fammelo sapere 🙂
Cranberry says
tempio di Monaco..carino. Grazie per il pensiero , andrò a sbirciare sicuro.
Cranberry says
ecco chi mi capisce 😛
Terry says
Chiamiamo.i come vogliamo quel che conta è la sostanza … Direi ottima, lo stampo ce l’ho… Basta solo che mi ci metta! 😉
Valentina says
che si chiami come si chiami io lo adoro in tutte le versioni e con ogni tipo di farcitura. e quella classica ha sempre il fascino della prima!
La Svizzera says
Ciao!I tuoi Gugelhupf sono molto invitanti!Ma ancora di più mi è piaciuta la tua descrizione del nome e delle ricerche. Quando l’ho letto mi sono incuriosita e sono andata a cercare l’etimologia della parola, si pensa che il dolce si chiami così dall’esclamazione: “Lupfen des Gugels” (Gugel-(l)hupf)che tradotto letteralmente significa: “il sollevamento della palla/sfera” e rimanda al gesto che si fa a fine cottura di capovolgere la forma, in quel caso tendenzialmente sferica. Non so se è vero, ma potrebbe essere una possibilità! Cmq piacere di conoscerti, da oggi ti seguo!
Cranberry says
Forte! Infatti i veri stampini di questo dolce sono di porcellana e per togliere il dolcino dallo stampo bisogna metterlo a etsa in giù sulla mano.
Sarà quella la traduzione 😀
Bene, adesso so qualcosina in più della storia del nome ^_^ grazie mille!
e grazie per seguirmi 😀
a presto
Serena Carla Rizzi says
Ho fatto oggi il tuo kugelhopf, uno grande anzichè varie monoporzioni. Ti ringrazio molto, ottima ricetta 🙂
Cranberry says
Grazie mille! felice che ti sia piaciuta ^_^
Vale says
ciao, io ho provato prima la ricetta originale,ma non mi è piaciuta,non sa nemmeno di dolce. così per provare lo stampo mini ho usato un impasto dolce che uso per i cupcakes, il sapore era delizioso ma…bruttissimi!
mi spiego: i dolcetti sono usciti molto “ariosi” praticamente bolle al posto della parte col buchetto,per intenderci, quindi non si vede per nulla la forma particolare,nè le linee da sopra a sotto. secondo voi cosa ho sbagliato?
Cranberry says
Mi dispiace leggere che la ricetta non le sia piaciuta perchè non era dolce, ma il gugelhupf non è un muffins, in origine sarebbe un lievitato natalizio, tipo panettoni, ma con sapori e aromi diversi.
per quanto riguarda invece lo stampo e la forma, credo dipenda dall’impasto. Quando si cuoce con il silicone si rischia spesso di creare delle ciambelle, ciambelloni o cmq dei prodotti molto “bucati” perchè il silicone ha una conduzione termina diversa rispetto all’alluminio o gli stampi classici.
Potrebbe essere che la cottura con il silicone sia avvenuta con un impasto molto soffice, tipo liquidino e a quel punto durante la crescita per il lievito aggiunto si siano create delle grandi alveolature, invece che dei piccoli buchini.
Il calore arriva prima all’impasto e quindi se c’è anche un poco di lievito in più o anche molto calore, si “buca subito”.
Potrebbe provare lo stampo con un altra sua ricetta di tortine che lei conosce e sa che ha una consistenza più “solida”.
Provi in questo modo e mi faccia sapere.
Grazie per essere passata di qui, buon pomeriggio e buoni pasticci.
Vale says
forse sono stata poco chiara e mi scuso… ho provato la ricetta originale dei gugelhopf e non mi è piaciuta, questa che ho trovato su questo blog l’ho appena salvata e la proverò prossimamente! 😉 il mio stampo di mini gugelhof non è di silicone, ma classico. avevo pensato anch’io che forse per le formine così piccole dovrei mettere meno lievito, proverò sicuramente!!! 😉 anche se l’impasto non era per nulla liquido 🙁 mi dispiacerebbe usare quella teglia solo per cioccolatini o non usarla più. cmq proverò la ricetta su questa pagina e vi farò sapere 🙂 grazie per tutte le informazioni!gentilissima
Cranberry says
ahhhh, e no scusami tu, non avevo capito nemmeno io 😀
Ho capito quali stampini hai. Forse son davvero piccolini rispetto a questi, perchè io in questi che ho io non riesco a farci i cioccolatini, sono più grandi, diciamo che una volta cotti questi dolcini sono grandi come una tortina delle camille della mulino bianco per interderc. Forse quelli che hai tu sono quelli per i cioccolatini piccoli?
Va bene, dai fami sapere come va…ormai mi sto appassionando alla storia di questi stampi! 😀
A prestissimo Vale!