Ed eccomi qua con una nuova ricetta: i maritozzi ciociari!
Per chi mi segue sui social già sapeva che oggi avrei pubblicato questa ricetta perchè è da qualche settimana che parlo di questa giornata il 2 Dicembre.
A Roma oggi si festeggia il Maritozzo Day, un’ evento pemnsato e creato da Tavole Romane per celebrare uno dei dolci capitolini più conosciuti: il maritozzo.
Sul sito di Tavole Romane infatti trovate una lista di pasticcerie aderenti all’iniziativa in cui poter scaricare dei coupon da mostrare ai locali aderenti ed avere un maritozzo gratis. Non solo: a partire dalle 10.00 e per tutto il giorno potrete seguire l’evento in diretta social sui vari canali ( Instagram Twitter, Facebook) perchè la festa continua anche in rete: ci saranno ricette condivise, aneddoti, storie, racconti e curiosità sui maritozzi!
Siete tutti invitati a partecipare se vi va condividendo la vostra ricetta con l’hastag #maritozzoday.
Proprio per questo ho voluto pubblicare la mia ricetta del maritozzo in questa giornata.
Dovete sapere però che, se mentre in tutte le pasticcierie vi verrà servito il maritozzo con la panna ( il più classico e conosciuto) la mia ricetta è di un maritozzo di altri tempi, molto più vicino a quello della tradizione antica che a quello “moderno”.
Il maritozzo infatti nasce come un pane morbido farcito con uvetta e miele che veniva mangiato già al tempo dei romani, successivamente diventa più “elegante” e “gourmet” con aggiunta di panna e con l’eliminazione dell’uvetta ( e in alcuni casi anche dei pinoli).
In Ciociaria( la mia zona di origine) i maritozzi erano proprio questi: dei soffici pani brioche con dentro uva passa e sulla superficie una glassa leggerissima di zucchero che ti impiastricciava un poco le mani. La ricetta che vi lascio quindi è quella legata ai miei ricordi di bambina, quando andavo al mercato di Sora e compravo questi maritozzi mangiandoli in strada da una bancarella e l’altra.
Ci sono ancora molti forni che li preparano ma non credo si trovino più nelle pasticcierie, solo nei forni tradizionali che ancora oggi sfornano pagnotte di pane casereccio, ciambelle ( o meglio “ciammelle”) e maritozzi!
Ricetta ciociara: i maritozzi con uvetta | Print |
- 300 g di farina forte( W320)
- 300 g di farina tipo 00
- 1 uovo +1 tuorlo
- 100 g di zucchero semolato
- 1 cucchiaino di miele ( acacia)
- 125 di burro
- 10 g di lievito di birra
- 250 g di latte
- 8 g di sale
- scorza grattuggiata di arancia
- 150 g circa di uva passa
- 1 albume d'uovo
- Per la glassa
- 2 cucchiai di zucchero a velo e un poco di acqua (circa3 cucchiai)
- ( qualche goccia di rum per mettere l'uvetta a bagno)
- Fate sciogliere il lievito di birra in poco latte ( leggermente riscaldato)
- In una ciotola mettete a bagno l'uvetta con dell'acqua e qualche goccia di rum.
- Nella planetaria inserite le farine setacciate, il latte, lo zucchero e il miele. Mescolate a bassa velocità per un minuto circa.
- Aggiungete il lievito sciolto nel latte e le uova, mesoclate ancora 1 minuti ed unite infine la scorza d' arancia gratuggiata, l'uva passa edil sale, mescolate nuovamente questi ingredienti.
- Infine aggiungete il burro in 2 volte e continuate ad impastare fin quando non avrete un composto bello liscio che tenderà a staccarsi dalla planetaria ( in questo caso si usa il gancio ad uncino e si fa incordare l'impasto).
- Lavorate lìimpasto velocemente su un piano da lavoro fate un panetto e mettetelo a lievitare fino al raddoppio.
- Quando l'impasto sarà bello gonfio e lievitato riprendetelo e dividetelo in piccoli panetti, date una foma leggermente cilindrica al panetto e mettetelo a lievitare nuovamente su una placca da forno coperta con pellicola in luogo caldo.
- Riscaldate il forno a 180° ( io uso il forno ventilato) e quando i panetti saranno belli alti ( ci vorranno 30-40 minuti) spennellateli con un poco di albume d'uovo sbattuto ed infornate per circa 16-18 minuti circa.
- Preparate la glassa di acqua e zucchero. La proporzione è circa 2 cucchiai di zucchero a velo e 3 di acqua, dovrà risultare abbastanza liquida.
- Dovranno risultate dorati in superificie leggermenti croccanti all'esterno ma molto soffici al tatto.
- Togliete quindi dal forno i maritozzi spennellate la glassa in superficie e rimetteteli in forno per 4-5 minuti abbassando a 130° sempre ventilato (controllateli a vista mi raccomando) e fate creare le screpolature della glassa tipiche del maritozzo ciociaro.
- Sfornate, fate raffreddare ( se ci riuscite :D) e mangiateli caldi!
1) Preparazione dell’ impasto
2) Formatura dei maritozzi
Nella ricetta che vi ho lasciato l’impasto dei maritozzi è stato preparato usando la planetaria. Nulla vieta di preparare i maritozzi a mano come facevano le nostre nonne. Dovete iniziare mettendo la farina su un piano da lavoro ed inserendo tutti gli ingredienti al centro ( tranne il sale e l’uvetta) Aiutandovi con le mani, iniziate ad impastare la parte centrale picchiettando gli ingeidneti, quando tutto il lievito di birra sarà stato assorbito potete unire il sale e l’uvetta e continuare ad impstare a mano fino a quando il composto non risulterà liscio e compatto. Da questo punto poi potete seguire la ricetta che vi ho scritto.
A proposito di ricetta, quella che vi ho trascritto dovrebbe essere proprio la ricetta dei maritozzi ciociari, passata di quaderno in quaderno dalle nonne alle zie alle mamme! Non saprei dire quindi da dove arriva. Se avete qualche nonna o zia che sa quale sia la vera autrice della ricetta ( o forno ciociario che li prepara) sarò bemn felice di citarlo nel post.
Io ho chiamato mia madre, che ha chiamato una sua amica e insieme siamo arrivate a scrivere in due o tre volte tutta la preparazione ( ricordando un po’ le nostre sensazioni al gusto e soprattutto cercando di ricordare come era la glassa di superficie!)
Spero che possiate provarla e mi sappiate dire se effettivamente ( per chi li ha già mangiati) i miei maritozzi ricordino quelli della tradizione ciociara.
-Consigli-
1) Nella ricetta io cuocio i maritozzi nel forno a modalità ventilata come faccio spesso per altri lievitati quando sono però piccole pezzature e più di un solo prodotto. La modalità del mio forno ventilato eprmette anche di non seccare il prodotto. Se voi invece siete abituati a cucinare i prodotti lievitati in forno statico, allora vi consiglio di accendere il forno a 200° , infornare e abbassare a 180°.Cuocete per i primi 15 minuti a 180° poi controllare a vista i maritozzi e se si colorano troppo abbassate fino a 160°.
2) Mettere a bagno l’uvetta nel rum non è necessario. Io l’ho fatto per dar un po’ più di sapore all’uva passa. Se non lo avete potete eliminarlo semplicemente dalla ricetta e mettere a bagno l’uvetta nell’acqua
-Conservazione-
I maritozzi sono tittimi mangiati quasi caldi, ma potete conservarli anche per più giorni se li tenete chiusi in buste alimentari.Si creerà un po’ di umidità che manterrà morbido l’impasto invece che seccarlo. L’unica accortezza sarà quella di non glassare i maritozzi in superficie e farlo soltanto quando si avrà voglia di mangiarli, perchè se li glassate e riponete in buste alimentari lo zucchero tenderà a sciogliersi.
Potete anche pensare di congelarli dopo cotti. Preparate i maritozzi arrivate a cuocerli e non li glassate a questo punto li mettete in congelatore e quando vorrete mangiare dei maritozzi ciociari li lasciate sc ongelare per una notte e prima di mangiarli li glassate e poi ripassate in forno caldo per creare la crosticina superficiale.
Detto questo…io corro a provare invece i maritozzi con la panna…il mio giro per le pasticcerie che partecipano al #maritozzoday ancora non è iniziato!
A presto amici e buon maritozzo a tutti!
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